Progetto illuminotecnico “Su Nuraxi” a Barumini
Progetto illuminotecnico nell’area archeologica “Su Nuraxi” di Barumini (SU)
Il progetto di Su Nuraxi fonde tecnologia all’avanguardia, miglioramenti in termini di sicurezza e considerazioni estetiche per elevare l’esperienza del visitatore, preservando al contempo la ricchezza storica del sito.
L’idea ispiratrice del progetto era quella di ricreare con tecnologie moderne le ambientazioni originarie con luci soffuse e distribuite a richiamare le fiaccole utilizzate nelle nicchie delle pareti.
Grazie a questo accorgimento, gli ambienti interni si disvelano man mano che l’occhio si adatta alla penombra arricchendosi di dettagli.
L’illuminazione è stata completamente ripensata introducendo fonti luminose con tecnologia LED gestite da protocolli di comunicazione domotici che permettono di definire differenti scenari controllabili mediante una app installata su tablet.
Il sistema di controllo è stato completamente celato alla vista e conduttori in rame raggiungono le fonti luminose adattandosi alle anse delle superfici lapidee.
L’illuminazione garantirà anche l’evacuazione in sicurezza con uno scenario attivabile da qualsiasi punto grazie alla rete wi-fi che consente anche l’uso di tecnologie multimediali.
Le facciate esterne del complesso quadrilobato sono illuminate da proiettori RGBW a LED, offrendo uno spettacolo visivo luminoso per i residenti e i visitatori di Barumini visibile in tutta la piana, con uno spettro di colori adattabile alle diverse esigenze di illuminazione.
L’aggiornamento dei sistemi di gestione, con l’utilizzo di sistemi all’avanguardia come Konnex e DMX, rende l’installazione facilmente operabile tramite vari dispositivi. Protezioni avanzate garantiscono l’affidabilità e la longevità del sistema elettrico, mentre l’approccio artistico del design si armonizza con l’ambiente.
Per l’illuminazione dei percorsi sono stati ideati dei manufatti in acciaio corten, che richiamano per forma le mensole in pietra che ornavano la sommità delle torri nuragiche. Al loro interno sono collocati tutti i sistemi tecnologici evitando le installazioni interrate al fine di preservare i resti archeologici.
Date:
2024